Corso Post-Stare

Lo scorso anno, da ottobre ad aprile, io e una mia collega abbiamo portato avanti il corso extra curriculare Post-Stare, per imparare ad utilizzare i social network in modo consapevole. Era rivolto ai ragazzi della scuola media, dalla prima alla terza. 

Un corso di questo tipo ci sembrava importante, perchè ormai i ragazzi ancora molto piccoli possiedono un telefono cellulare personale e sono iscritti a tutti i principali social, spesso senza un controllo da parte degli adulti di riferimento. 

STRUTTURA CORSO

PARTE GENERALE
Durante le prime lezioni, abbiamo proposto la visione del documentario “The social dilemma” su Netflix, l’ascolto della canzone “Vorrei ma non posto” di Fedex e J-Ax per riflettere sul nostro modo di utilizzare i social e infine un questionario costruito ad hoc da compilare a casa con le famiglie. 

FAKE NEWS
In questa parte del corso abbiamo compreso com’è strutturato un articolo di giornale e quali sono i processi cerebrali che si attivano quando leggiamo una notizia (es. attenzione selettiva). Successivamente abbiamo definito cosa sono le fake news e imparato a riconoscerle, attraverso due attività: nella prima i ragazzi dovevano ascoltare degli articoli di giornale e decidere se fossero notizie vere o false; nella seconda si sono messi in gioco e hanno scritto loro stessi delle fake news. 

EMOJI
Sui social, per esprimere le emozioni, utilizziamo soprattutto le emoji. Tuttavia, ci siamo chiesti quanto esse siano in grado di descrivere la complessità dell’esperienza emozionale. Anche in questo caso abbiamo proposto due attività: un taboo per imparare a definire e riconoscere le emozioni e un’attività di disegno per rappresentarle anche graficamente.

BISOGNI
Questa è un’altra tematica che abbiamo affrontato nel corso: comprendere le motivazioni che ci spingono a utilizzare i social, interagire con determinate persone, o pubblicare dei contenuti, è importante per evitare di imbatterci in dinamiche dannose per il nostro benessere. Ci permette, quindi, di fare “decluttering” ossia fare spazio e dare importanza solamente a ciò che ci fa stare bene. 

IMMAGINE DI SE’
Non sempre ci mostriamo agli altri esattamente come siamo e i social sono il modo migliore per “indossare una maschera”. In questa parte del corso abbiamo riflettuto su chi siamo, come ci mostriamo agli altri, ma anche su come vediamo gli altri (che magari non è il loro vero modo di essere e pensare). 

CYBERBULLISMO
Abbiamo poi dedicato qualche lezione a questo argomento, quanto mai importante e necessario: abbiamo visto il film “Cyberbully” su YouTube e proposto altri stimoli multimediali. Poi abbiamo riflettuto a lungo su pensieri, emozioni e azioni che potrebbero nascondersi dietro la “maschera del bullo”. 

REGOLE DI CITTADINANZA DIGITALE
Le ultime lezioni le abbiamo dedicate a definire delle regole di buon comportamento da attuare sui social network.

E’ stato un percorso bellissimo. Se volete replicarlo a scuola e avete bisogno di informazioni non esitate a chiedere!
Trovate informazioni più dettagliate sulle varie attività sul mio profilo Instagram. 

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